Google ha affermato oggi (24/06), nella sua blog, che mira a eliminare i cosiddetti cookie di terze parti in Google Chrome entro il 2023. L'iniziativa fa parte del programma Privacy Sandbox, che mira a migliorare la privacy e la sicurezza durante l'utilizzo di Internet ed è stato pianificato sin dal suo annuncio in 2019.
Sebbene la proposta di “rendere i cookie obsoleti” esistesse già conosciuto, non avevamo ancora una data o un calendario in cui le modifiche sarebbero entrate in vigore. E il ritardo, secondo l'azienda, è giustificato. La difficoltà è dovuta all’“ecosistema” di Internet, nelle sue parole. Con questo probabilmente si riferisce principalmente al tempo necessario agli inserzionisti e agli sviluppatori per abituarsi alle nuove funzionalità.
Oltre a rimuovere i cookie, Google ha sottolineato altre quattro proposte per rendere Internet migliore sicuro, su un totale di 30, sono già in fase di sperimentazione. Ma prima che tutto ciò accada, Google vuole assicurarsi che vengano stabilite alcune tecnologie essenziali affinché il piano possa procedere.
Pertanto, la prima fase del programma dovrebbe svolgersi alla fine del 2022, e durerà nove mesi. Nella seconda fase, che dovrebbe iniziare a metà del 2023, Google metterà finalmente fine al supporto di Chrome per i cookie di terze parti. E tutto questo, secondo l'azienda, richiederebbe solo tre mesi.
La controversia potrebbe posticipare la “fine dei cookie” su Chrome
La cattiva notizia è che, nonostante questa relativa velocità, il successo di questo programma non dipende esclusivamente da Google. Questo perché il programma deve essere approvato dalla Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, un'agenzia di regolamentazione britannica attualmente in fase di controversia con Google. Per l'organismo britannico, la sostituzione di Cookies da FloC, anch'esso parte della Privacy Sandbox ed essenziale per realizzare la prima fase di pianificazione, rappresenterebbe una manovra monopolizzante.
È quindi possibile che tutti i piani di Google vadano in fumo se l'azienda e la CMA non riusciranno a raggiungere un accordo entro luglio, data in cui si concluderanno le indagini dell'agenzia. In ogni caso Google ha dichiarato che manterrà tutti aggiornati tramite il sito ufficiale di Google. Sandbox per la privacy e il tuo blog.
via 9to5Google
Immagine: Vitaly Vlasov/Pexels